Park2Trek Dolomites - tappa 2
Tipo di strada
Indicazioni sulla sicurezza
1) preparate il vostro itinerario
2) scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
3) scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei 4) consultate I bollettini nivometereologici
5) partire da soli è più rischioso
6) lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
7) non esitate ad affidarvi ad un professionista
8) fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
9) non esitate a tornare sui vostri passi10) in caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Consigli e raccomandazioni aggiuntive
+39 0439 768867
Partenza
Arrivo
Direzioni da seguire
A circa 5 minuti dal rifugio si raggiunge il Passo delle Vette Grandi e si entra nella meravigliosa Busa delle Vette, conosciuta anche come Busa delle Meraviglie per la grande varietà di fiori che presenta durante il periodo estivo (alcuni anche molto rari).
Fino al Passo Pietena (50-60 minuti dal rifugio Dal Piaz) l'itinerario si snoda lungo una vecchia mulattiera e non è raro, specie di primo mattino, vedere camosci e marmotte al risveglio.
Una volta oltrepassato il Passo Pietena, il sentiero supera la testata della Busa di Pietena e punta diritto verso la Piazza del Diavolo, riconoscibile per la presenza di enormi macigni di roccia creati da quello che probabilmente fu il crollo di una cima. Al termine della salita che permette di attraversare la Piazza del Diavolo si giunge ad un magnifico balcone panoramico sul Primiero, le Pale di San Martino e i Lagorai orientali; da questo punto il sentiero risale brevemente una cresta prativa e poi, per qualche decina di metri, si porta sul versante nord delle Vette fino a giungere sui pendii meridionali del Monte Ramezza (enorme ripetitore nei pressi della cima).
Dalla zona del Ramezza il sentiero perde leggermente quota e attraversa un ghiaione fino a portarsi ai piedi del Sasso Scarnia dove le rocce diventano improvvisamente calcaree e i panorami si aprono verso la Valle di San Martino e la Val Belluna.
Il passaggio dallo Scarnion (bivio da dove si stacca il sentiero CAI che permette di raggiungere la Val Canzoi oppure la Val di San Martino) segna l'avvicinamento al tratto più pendente dell'itinerario, quello che attraverso un tratto sassoso e faticoso porta sulle pendici orientali dello Scarnia; i passaggi sono molto suggestivi, in mezzo a macigni di roccia calcarea, e ci accompagnano alla discesa verso lo Zoccarè Alto, su terreno sassoso e ricco di piccole pietre insidiose che richiedono attenzione per evitare di scivolare. Poco a poco si giunge così al passaggio più delicato di questa escursione: le "scalette", una serie di gradini scolpiti sulla roccia a colpi di piccone e che ci depositano su una cresta di circa 10 m strapiombante su ambo i lati. Con un po' di dovuta attenzione si percorre la cresta e ci si trova sulle pendici meridionali dello Zoccarè Alto, dove ai lati del sentiero tornano a comparire prati e fiori; un paio di altri passaggi esposti (sempre comuque su sentiero largo e ben segnato) ci portano così fino al Passo Finestra, in prossimità del quale è presente un'altra via di fuga verso la Val Canzoi (sentiero CAI 805).
La discesa dal Passo Finestra al rifugio Boz avviene su terreno perlopiù prativo mentre all'orizzonte comincia a stagliarsi il profilo inconfondibile del Sass de Mura e del Gruppo del Cimonega.
Scopri la terza tappa!
Coordinate
Attrezzatura
Zaino da montagna, comodo e robusto Scarponi da montagna o buone scarpe da Trekking, possibilmente in Gore-Tex
Giacca antivento ed eventuali pantavento leggeri
Magliette, biancheria e calzini di ricambio
Pantaloni lunghi da Trekking, comodi per camminare
Pile o maglione pesante Berretto, cappellino con visiera e guanti in pile
Asciugamano e sacco lenzuolo
Piccolo Kit di pronto soccorso, cerotti per vesciche
Borraccia o Thermos Coltellino e pila frontale
Materiale informativo e cartina della zona
Bastoncini telescopici, per chi li trova comodi
Crema solare e macchina fotografica
Domande e risposte
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