Park2Trek Dolomites - tappa 3
Tipo di strada
Indicazioni sulla sicurezza
Il percorso presenta tratti attrezzati con classificazione EEA, è pertanto necessario affrontarli con l'attrezzatura adeguata
1) preparate il vostro itinerario
2) scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
3) scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
4) consultate I bollettini nivometereologici
5) partire da soli è più rischioso
6) lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
7) non esitate ad affidarvi ad un professionista
8) fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
9) non esitate a tornare sui vostri passi
10) in caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Consigli e raccomandazioni aggiuntive
+39 0439 768867
Partenza
Arrivo
Direzioni da seguire
La discesa dal Passo Finestra al rifugio Boz avviene su terreno perlopiù prativo mentre all'orizzonte comincia a stagliarsi il profilo inconfondibile del Sass de Mura e del Gruppo del Cimonega.
Dai prati del rifugi Boz il sentiero riprende quota muovendosi verso nord-est e raggiungendo in circa 30 minuti il Pass de Mura; da qui, dopo un traverso iniziale su terreno ancora prativo, comincia un tratto sassoso sulle pendici meridionali del Sass de Mura. Questo tratto, conosciuto come il Troi dei Caserin, offre degli squarci molto suggestivi verso la Val Canzoi e ci accompagna, dopo una salita su terreni prativi e terrosi, fino al Col dei Bechi (1960 m), da dove si apre maestosa la vista sulle conche del Cimonega.
Di nuovo su terreno sassoso, il sentiero si mantiene sostanzialmente in quota raggiungendo il Col del Mul e quindi, in una manciata di minuti, i bivacchi Feltre e Walter Bodo (1930 m), sotto lo sguardo del Sass de Mura, del Piz de Mez, Piz de Sagron e Comedon.
Dai prati del Pian della Regina, uno degli angoli più suggestivi di tutto l’itinerario, dove sono situati i bivacchi, il sentiero si muove verso est e rapidamente si fa pendente e sassoso, offrendo dei panorami suggestivi sul Gruppo del Cimonega. Un ultimo traverso ci porta quindi verso il Passo del Comedon (2067 m), da dove la vista si apre sulle Pale di San Martino e alcune delle cime dolomitiche più conosciute.
Superato il Passo del Comedon, si scende sul sentiero 801 in direzione Colza per poi intraprendere il sentiero 801B e raggiungere lo Chalet Giasenei
Per raggiungere il Passo Cereda (inizio tappa 4) partendo dallo Chalet Giasenei su sentiero 801A che si collega al sentiero 801 (ca. 1 ora).
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Coordinate
Attrezzatura
Zaino da montagna, comodo e robusto
Scarponi da montagna o buone scarpe da Trekking, possibilmente in Gore-Tex
Giacca antivento ed eventuali pantavento leggeri
Magliette, biancheria e calzini di ricambio
Pantaloni lunghi da Trekking, comodi per camminare
Pile o maglione pesante
Berretto, cappellino con visiera e guanti in pile
Asciugamano e sacco lenzuolo
Piccolo Kit di pronto soccorso, cerotti per vesciche
Borraccia o Thermos
Coltellino e pila frontale
Materiale informativo e cartina della zona
Bastoncini telescopici, per chi li trova comodi
Crema solare e macchina fotografica
Casco leggero da ferrata o alpinismo
Kit da ferrata (moschettoni, cordini, dissipatore)
Imbrago
Guanti da ferrata
Domande e risposte
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